31), Washington (Freer Gall. di bestia «bestia»]. Royale, 9961-62; Salterio di Alfonso, Londra, BL, Add. Robinson, The Kevorkian Collection, Islamic and Indian Illustrated Manuscripts and Miniature Paintings and Drawings, New York 1953; I. Stchoukine, La peinture des manuscrits tîmurîdes (Bibliothèque Archéologique et Historique, 60), Paris 1954; The Chester Beatty Library. 2784; Sezgin, 1970, pp. In quanto strumento di complesse rappresentazioni o programmi iconografici, è oggetto di studio dell’iconologia (➔), che già C. Ripa aveva identificato con l’allegoria letteraria, ... Breve narrazione per lo più in versi. 171-172, nr. bestiario Enciclopedia Italiana (1930) Il bestiario, ovvero "libro di bestie", è un'opema didattico-morale nella quale alla descrizione degli animali (compresi uccelli, pesci, rettili, fin anche piante e … 12° cominciano a penetrare anche i nuovi elementi dell'osservazione empirica della natura.Oltre alle numerose citazioni tratte dal Vecchio e dal Nuovo Testamento e trasmesse al b. grazie al Physiologus (nel caso dell'Aviarium, che include anche lunghe citazioni dai Libri dei Re, tramite Rabano Mauro), alcuni manoscritti di b. hanno come inizio ampi riferimenti alla creazione del mondo tratti dalla Genesi e pongono un accento particolare sull'imposizione del nome agli animali da parte di Adamo, con l'aggiunta al versetto biblico del relativo estratto da Etym. bestiario Titolo generico di opere didattiche medievali, in cui la descrizione delle ‘nature’ e ‘proprietà’ degli animali è utilizzata per ritrovare insegnamenti di ordine religioso e morale. 14° il pubblico interessato ai b. finemente miniati diminuì considerevolmente, come attesta il numero inferiore di esemplari pervenuti. 35-79; M.R. James, The Bestiary, Oxford 1928; L. White jr., The Bestiary. Lib., med. 2° ca. Sarre e quelli di San Pietroburgo e di Dublino.27) Il manoscritto dell''Ajā'ib al-makhlūqāt di Qazwīnī (Vienna, Öst. 14969) contiene, oltre alle immagini degli animali, scene narrative che illustrano il senso moralizzatore del testo testimoniando il perdurare della tradizione del Physiologus dotato delle immagini esplicative ancora nel 13° secolo. In quanto strumento di complesse rappresentazioni o programmi iconografici, è oggetto di studio dell’iconologia (➔), che già C. Ripa aveva identificato con l’allegoria letteraria, ... Breve narrazione per lo più in versi. Gli schemi dei b. Arberry, III, Mss. 13° (Holter, 1937).12) Il manoscritto dell''Ajā'ib al-makhlūqāt di Qazwīnī, venduto da Sotheby's il 26 aprile del 1990 (lotto 182), probabilmente ayyubide o mamelucco, è databile al tardo 13° secolo.13) Il manoscritto dell''Ajā'ib al-makhlūqāt di Qazwīnī, realizzato a Wāsiṭ nel 678 a.E./1280 (Bothmer, 1971), si conserva a Monaco (Bayer. Del resto, anche dal punto di vista scientifico, con lo sviluppo della zoologia scientifica, il trattato non presentava più particolare interesse.Fenomeno in voga, come si è visto, soprattutto in Inghilterra, il b. ebbe scarsa diffusione nel continente, dove si propagò piuttosto la versione del Physiologus detta Dicta Chrisostomi, qualche volta con aggiunte da Isidoro di Siviglia e soprattutto dell'Aviarium di Ugo di Folieto. 14° e 15°, dove compaiono accanto a immagini tratte da altre fonti.Si tratta peraltro di un complesso problema ricollegabile alla più generale questione dell'uso dei modelli nella creazione artistica del Medioevo. In questa evoluzione, da vedersi connessa alle tendenze artistiche del periodo di transizione dal Romanico al Gotico, continuano in ogni caso a riscuotere successo anche le illustrazioni di tipo riassuntivo dei primi cicli, sia pure modificandosi stilisticamente in relazione al mutamento del linguaggio dell'arte gotica.Tra i numerosi manoscritti conservati dei b. versificati in volgare - di Filippo di Thaon, Gervasius, Guillaume Le Clerc - solo pochi sono corredati di cicli illustrativi. 12°, questi manoscritti furono copiati, rielaborati, arricchiti di nuovi testi e di nuove immagini. Achetez neuf ou d'occasion 2782; Holter, 1937, p. 22, n. 1).17) Un manoscritto frammentario dell''Ajā'ib al-makhlūqāt di Qazwīnī, conservato a Londra (BL, Or. 63, 71-72, 75-76, 81).14) Il Manāfi' al-ḥayawān di Ibn Bakhtīshū', conservato a New York (Pierp. 1-12; K. Holter, Die Galen-Handschrift und die Makamen des Harîrî der Wiener Nationalbibliothek, JKhSWien, n.s., 11, 1937, pp. 19-39; C. Brockelmann, Geschichte der Arabischen Literatur, I, Weimar 19432 (1892), pp. 12°). 5-mag-2020 - Esplora la bacheca "bestiario medievale" di Emanuela Siti su Pinterest. It was set up by Domitius Atticus and DomitiusMaturus. 1, tav. Accanto a una trasmissione testuale e pittorica quasi senza contaminazioni e aggiunte - il b. già ad Alnwick, Castle, Lib. Gli schemi iconografici presenti in questi manoscritti continuarono a persistere durante il sec. RILEGATO. Gray, Persian Miniature Painting, London 1933; C.F. 1319-1362; id., Bestiaries: an Aspect of Medieval Patronage, in Art and Patronage in the English Romanesque, a cura di S. Macready, F.H. Si esprime soprattutto per mezzo di personificazioni e simboli. Ambrosiana, Ar.A.F.D.140 inf.) nr. ● Il capitello si trova con una larghissima varietà di forme in tutte le architetture ... Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati. Inoltre, l’uomo ha precocemente ... Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati. 12° e fa riferimento soprattutto al codice di Londra (BL, Royal 12.C.XIX) anche dal punto di vista del testo -, sussistono casi più complessi: taluni manoscritti mostrano la contaminazione reciproca di testi e cicli di diversi gruppi, insieme con il fenomeno della migrazione delle immagini da un ciclo a un altro. Alphons Kann (Binyon, Wilkinson, Gray, 1933, tav. Phillips).Nei manoscritti miniati la presenza sia di immagini-tipo, in cui lo schema iconografico subisce, nel tempo, relativamente poche varianti (formica, leone, balena, caradrio, volpe), sia di immagini con due o più varianti iconografiche (pantera, riccio, cervo, sirena, pesce sega) si ricollega principalmente alla tradizione illustrativa del Physiologus. I simboli degli animali nell’arte cristiana on * FREE* shipping on qualifying offers. The sepulchre is in the name of Lucius DomitiusVirilis, a freedman. 13°, conservata a Parigi (BN, arab. An online repository of information on the Medieval Book of Beasts - the Bestiary - its history, meaning and sources; and on animals in the Middle Ages in general. your own Pins on Pinterest di bestia «bestia»]. Ma durante la seconda metà del sec. Revue des Etudes Orientales 30, 1936, pp. 123-125; E. Atil, Art of the Arab World, Washington 1975; O. Löfgren, R. Traini, Catalogue of the Arabic Manuscripts in the Biblioteca Ambrosiana, 2 voll., Vicenza 1975-1981; A Survey of Persian Art from Prehistoric Times to the Present, Teheran 19773 (London 1938-1939); E.J. 30), Princeton (Univ. Bestiari Medieval. 244-266).I più importanti testi illustrati sono: il Kitāb al-ḥayawān (Libro degli animali) di Abū 'Uthmān 'Amr ibn Baḥr, noto come al-Jāḥiẓ (163 a.E./780-255 a.E./868; Brockelmann, 1937-1942, I, pp. lat. Ms 24686).Quanto all'esuberante e complesso mondo animalistico della pittura e della scultura medievali, con la "deformis formositas ac formosa deformitas" di s. Bernardo (Apologia ad Guillelmum Abbatem, XII, 29; PL, CLXXXII, col. 916), alla sua base sta una grande varietà di tradizioni e fonti, trasmesse e fuse in una ricchissima fioritura di diverse interpretazioni locali, in cui la partecipazione del b. appare in definitiva ambivalente: talora ne costituisce una delle matrici, talaltra appare, allo stesso tempo, a sua volta debitore dello stesso multiforme patrimonio culturale. 10° e 11°, non permette di seguire lo svolgimento e di tracciare le vie di espansione del testo e dei cicli illustrativi in costante e continua riorganizzazione, in conformità, del resto, alle modifiche che la concezione del mondo subì nel corso del Medioevo e al crescente interesse per i fenomeni della natura e la loro spiegazione.Un problema a sé costituisce l'individuazione delle fonti iconografiche dei b. miniati pertinenti ai testi tratti dalle opere di Isidoro, Solino e s. Ambrogio, per le quali la tradizione illustrativa - tale da consentire l'analisi di successive modalità di trasmissione - rimane estremamente scarsa. Nei b. d'amore miniati, invece, si elabora una narrazione pittorica con tratti iconografici propri (b. di Riccardo di Fournival, Torino, Bibl. bestiarius, der. Editions préliminaires versio B, Paris 1939; id., Physiologus latinus versio Y, University of California Pubblications in Classical Philology 12, 1941, pp. Conosciuto in greco in varie redazioni (le più diffuse sono denominate A, B, C, Y), il Physiologus venne tradotto in latino verso il sec. 14°, è composto di duecentoventotto fogli e contiene trecentosessantanove illustrazioni. 15-31, tavv. III). Lib., Ashmole 1511), alle tracce sporadiche di perforazioni delle silhouettes degli animali presenti in certi codici e usate sistematicamente, a evidenza per facilitare la riproduzione dell'immagine, nel manoscritto di Harvard (Univ. Particulière, in parte disperso) è databile, con ogni probabilità, alla metà del sec. 32-33, nr. Misc. Lib., Ashmole 1511; Aberdeen, Univ. Geburstag am 26. Bestiario medievale. University of London 5, 1928, pp. Questo gruppo contiene più di cento capitoli.La seconda famiglia, elaborata con ogni probabilità contemporaneamente al gruppo di transizione, comprende anch'essa più di cento capitoli ma anziché l'ordine del Physiologus segue la classificazione zoologica del mondo animale stabilita da Isidoro di Siviglia. I b. rientrano nella concezione, tipicamente medievale, della natura come ‘simbolo’ di verità più profonde, insegnate da Dio attraverso gli esseri che ha creato. (Millar, 1958), riproduce in gran parte le immagini che accompagnano i manoscritti del gruppo di transizione del sec. 331), attribuito da Duda (1980, pp. 75-76, 125-127; J.W. Da un lato l'iconografia di questi cicli rivela i legami con le fonti anglosassoni, dall'altro attesta la conoscenza di modelli bizantini provenienti dall'ambito dell'Italia meridionale del sec. 3138-3155, tavv. Nell’antica Roma, colui che lottava contro le fiere nel circo o nell’anfiteatro. Das Einhorn als Bedeutungsträger in Literatur und Kunst des Mittelalters, München 1976; X. Muratova, "Adam donne leurs noms aux animaux". 14° e da altri al 15° (Binyon, Wilkinson, Gray, 1933, p. 26, nr. IV; Grube, 1978, p. 22, n. 61, nr. Grube, Islamic Paintings from the 11th to the 18th Century in the Collection of Hans P. Kraus, New York [1972]; K. Rührdanz, Islamische Miniaturhandschriften aus den Beständen der DDR: Qazwin Illustrationen des 14. Bibl. 4947; Grube, 1959, p. 170, nr. Three 13th Century Manuscripts and Related Material, ivi, pp. 12° risalgono i primi manoscritti conosciuti di b. di lusso, magnificamente ornati da miniature a colori forti e intensi su fondo oro. Clark, M.T. 33-57; S. Carboni, The London Qazwini: an Early 14th Century Copy of the ''Aja'ib al-makhluqat'', ivi, pp. del Bargello) o salteri bizantini. Festschrift für Ernst Kühnel zum 75. 821b; 26.6; 28.7; 38.2: Ettinghausen, 1950, tav. 13° e 14°, in particolare, i testi del b. entrarono a far parte delle grandi enciclopedie dell'epoca, figurando tra l'altro nello Speculum naturale di Vincenzo di Beauvais, utilizzati in questo senso anche da Brunetto Latini ne Li livres dou trésor. – Titolo generico di opere didattiche medievali, in cui la descrizione delle «nature» e «proprietà» degli animali è utilizzata per ritrovare in essi insegnamenti di ordine religioso... Medico e naturalista enciclopedico (Bologna 1522 - ivi 1605), lettore nello studio bolognese, di cui fondò l'Orto botanico (1568). In tal modo non solo prese definitivamente forma il b. quale commentario didattico alla creazione, panegirico del Creatore, ma si evidenziarono anche i suoi intenti più propriamente interpretativi delle immagini degli animali dal punto di vista etimologico e simbolico. of Art, 45.385; Gray, 1930, p. 60), New York (Metropolitan Mus. 13°, che presenta il ciclo delle illustrazioni e il testo separati l'uno dall'altro e che serviva sicuramente da libro di modelli.Le immagini dei b. costituiscono inoltre una parte importante di alcuni libri di modelli medievali, come per es. bestiàrio1 s. m. [dal lat. 289; Grube, 1959, p. 169, nr. Mun., 711), della seconda metà del sec. 8 en parlent. Gli estratti dal Pantheologus di Peter di Cornwall (Londra, BL, Royal 12. 349-352; Krunk, 1979). Il b. di Parigi (BN, fr. Il bestiario, ovvero "libro di bestie", è un'opema didattico-morale nella quale alla descrizione degli animali (compresi uccelli, pesci, rettili, fin anche piante e pietre) segue la moralizzazione. L'evoluzione del b., di fatto, non può essere considerata semplicemente come un arricchimento progressivo tramite l'aggiunta di nuovi testi; i gruppi testuali principali continuano infatti a coesistere, costituendo redazioni separate, senza per ciò escludere nello stesso tempo interrelazioni e contaminazioni reciproche.A garantire al b. un grande successo nel mondo medievale fu soprattutto il carattere divulgativo della narrazione, la carica espressiva delle allegorie insieme con la vivacità delle immagini; accanto a esso, nelle sue forme classiche, ebbero diffusione durante i secc. Islam, II, 1927, pp. Gray, Persian Painting, London 1930 (Genève 19612); L. Binyon, J.V.S. e del 15°. Include inoltre non soltanto i testi provenienti dalla redazione B del Physiologus, nella loro forma più o meno integra (antilope, sirena, unicorno, onagro, caradrio, pernice, folaga, lapides igniferi), ma anche i testi della redazione B, profondamente alterati dai compilatori definiti come pseudo-Ugo (leone, scimmia, volpe, castoro, struzzo, aspide, pesce sega, donnola, fenice), nonché capitoli interi presi dal Physiologus della redazione Y, riconosciuta come la traduzione latina più antica e più vicina all'originale greco (elefante, upupa, formica, serpenti, albero peridexion). Nat. 28-30, 45, 55-56, 188-191; F. Unterkircher, Bestiarium. Nei secc. Peraltro i b. costituirono una tradizione testuale e pittorica propria, in rapporto con il genere delle 'meraviglie dell'Oriente' o con il Liber monstrorum, testi diffusi entrambi nell'Alto Medioevo; i brani dedicati ai mostri e alle razze mostruose, inclusi in alcuni manoscritti del sec. – Titolo generico di opere didattiche medievali, in cui la descrizione delle «nature» e «proprietà» degli animali è utilizzata per ritrovare in essi insegnamenti di ordine religioso... arte 128), è composto da centonovanta fogli e contiene centootto illustrazioni.25) Il manoscritto dell''Ajā'ib al-makhlūqāt di Qazwīnī, conservato a San Pietroburgo (Accad. Morgan Lib., M 81) al canonico della cattedrale di Lincoln, Philippus Apostolorum, che ne fece dono alla comunità degli Agostiniani di Worksop nel 1187, o l'esecuzione di un manoscritto per il priorato benedettino della Holy Trinity di York (Oxford, St John's College, 61), oppure l'appartenenza di un altro manoscritto ai Francescani di York (Londra, Westminster Chapter Lib., 22), ma anche le affinità stilistiche e iconografiche con la produzione di miniatura, scultura e arte vetraria caratteristica di queste regioni, ove, tra l'altro, l'attenzione al b. è attestata anche da casi come la decorazione scultorea della chiesa di Alne, nello Yorkshire settentrionale o il rilievo con la tigre proveniente dall'abbazia cistercense di Rievaulx (York, Yorkshire Mus.). 14°) o i taccuini lombardi dei secc. *FREE* shipping on qualifying offers. of Art, 54.108.3), che apparteneva a un manoscritto illustrante l'opera di Ka'b al-Aḥbār sul linguaggio degli animali selvatici (Schmitz, 1927; Grube, 1963, pp. 101-150, a cura di J.V.S. Badiee, An Islamic Cosmography: the Illustration of the Sarre Qazwini (tesi), Ann Arbor 1978; E.J. Si esprime soprattutto per mezzo di personificazioni e simboli. Rein) presso Graz (Vienna, Öst. 13°), il Pepysian Sketchbook (Cambridge, Magdalene College, Pepys 1916, della fine del sec. Presentano alcune somiglianze iconografiche con questo manoscritto i disegni del b. di Londra (BL, Stowe 1067), della prima metà del sec. Oltre a questi, da annoverare tra i maggiori capolavori della miniatura inglese romanica e gotica, si conservano molti altri notevoli manoscritti di b. dei secc. 3140-3144, nr. Alcuni animali, già trattati in quest'ultimo, acquisirono una nuova iconografia, rispondente piuttosto alle descrizioni di Isidoro e di Solino e attinta a un repertorio iconografico antico (elefante). Assurge così a valore di panegirico del Creatore, pur restando antologia di narrazioni divertenti ed edificanti, e in definitiva arriva a riflettere gli interessi culturali di larghi strati della società, che gli accordarono notevole attenzione, così in ambito ecclesiastico come tra il pubblico laico, con particolare evidenza in Inghilterra, dove il genere del b. si eleva a livello di vera e propria opera d'arte. L'uso di questo termine, per analogia con herbarium, che risale già al basso latino, si affermò nei testi che menzionano donazioni di libri e negli inventari delle biblioteche soltanto verso la seconda metà del sec. Lib., Douce 366; Salterio di Peterborough, Bruxelles, Bibl. 2954), contiene un considerevole numero di illustrazioni di animali (Grube, 1959, p. 179, nr. III), compilazione di 'Alī ibn Muḥammad ibn 'Abd al-'Azīz ibn Abu al-Fatḥ ibn al-Durayhim al-Mawṣīlī, venne realizzato in Siria nel 755 a.E./1354.22) L''Ajā'ib al-makhlūqāt di Qazwīnī, forse realizzato a Baghdad, risale al 791 a.E./1388 (Parigi, BN, Suppl. 154, pp. Appendici. 6.5) venne assegnato da James (1928) alla quarta famiglia, che si distingue per l'ampia inclusione anche di testi tratti dal De proprietatibus rerum di Bartolomeo Anglico.Tale ripartizione in famiglie rimane peraltro del tutto convenzionale; non prende in considerazione, tra l'altro, lo sviluppo dei cicli illustrativi del b., né corrisponde sempre alla storia della loro trasmissione pittorica. Grube, Persian Painting in the Fourteenth Century. L'inserimento in alcuni manoscritti di b. dell'Aviarium di Ugo di Folieto, opera particolarmente in voga nei circoli agostiniani, è un'ulteriore testimonianza del singolare interesse riservato al b. in questo ambiente.Anche se la curiosità per il b. toccava in Inghilterra un pubblico genericamente ampio e vario, appartenente all'ambito religioso come a quello laico, furono i centri artistici formatisi sotto i vescovi di Lincoln e di Durham e gli arcivescovi di York, legati tra loro e sempre in contatto con la corte, che, con ogni probabilità, più contribuirono alla creazione e alla circolazione di b. di lusso, alla fine del 12° e all'inizio del 13° secolo. Non si può escludere la presenza in Inghilterra, anche prima della conquista normanna, di manoscritti miniati del Physiologus probabilmente già accresciuti di capitoli tratti da altri autori; con il rinnovamento didattico del sec. En littérature, un bestiaire désigne un manuscrit du Moyen Âge regroupant des fables et des moralités sur les « bêtes », animaux réels ou imaginaires. 179-180, nr. Il rapporto dei cicli di b. con le fonti originarie nel mondo arabo rimane altrettanto problematico.La fioritura dei b. è notevole soprattutto in ambito inglese, dove, tra l'altro, si registra con grande insistenza il fenomeno dei c.d. 11-51; X. Muratova, Un chef-d'ouvre de l'enluminure, ivi, pp. Sono manoscritti appartenenti soprattutto al gruppo di transizione (San Pietroburgo, Saltykov-Ščedrin, Lat. Attività di cattura o di uccisione di animali selvatici, mediante l’uso di strumenti tecnici idonei e in particolare di armi. Letteratura critica. 19093), la raccolta di modelli dell'abbazia di Reun (od. Già in epoca carolingia i testi del Physiologus cominciarono ad arricchirsi di estratti da altre opere, anzitutto le Etymologiae di Isidoro di Siviglia e l'Hexaemeron di s. Ambrogio, preparando così l'apparizione del b., i cui primi esempi conosciuti risalgono alla prima metà del sec. ).Dell'uso dei manoscritti dei b. come modelli sussistono varie testimonianze, dai disegni in margine del manoscritto di Aberdeen (Univ. 10°). 430 H., Leiden 1970; H.C.G. 12° e del 13°, includono nel b. anche l'Aviarium, opera di Ugo di Folieto, priore della Congregazione agostiniana di Saint-Laurent-au-Bois a Heilly presso Amiens (m. nel 1174), ricca di citazioni da Rabano Mauro e, tramite Rabano, dalla Bibbia e da Gregorio Magno e dedicata all'interpretazione allegorica, mistica e religiosa degli uccelli. 154).3) Nel manoscritto contenente il De materia medica di Dioscoride, realizzato per Najm al-Dīn Alpi, il governatore artuqide di Mayyāfāriqīn (547 a.E./1152-572 a.E./1176), conservato a Mashhad (Kitābkhāna-yi Āstāna-yi Quds-i Rīżawī), si trova uno dei più ricchi cicli relativi agli animali (quasi un quarto delle sue novecentosessantuno illustrazioni; Day, 1950; Grube, 1959, pp. 6), Montreal (Mus. Così il manoscritto vaticano (Roma, BAV, Reg. 239-247; Pellat, 1969; Sezgin, 1970, pp. In ogni caso il più antico b. inglese conservato (Oxford, Bodl. Lib., 602), che include, insieme agli schemi narrativi tipici dei manoscritti della seconda famiglia, le immagini risalenti ai cicli del gruppo B+Is e ai cicli del gruppo di transizione e altre che rimandano a caratteristiche tipologie altomedievali. 12°) e alla seconda famiglia (Cambridge, Univ. Lib., Ii.4.26, i cui nitidi disegni non vennero dipinti; Oxford, Bodl. 12°, in cui appaiono, accompagnati da illustrazioni, i nuovi capitoli tratti da Isidoro e da Solino (lupo, coccodrillo, cane). tardo bestiarium, der. 13°; b. di Guillaume Le Clerc, Londra, BL, Egert. 157-160) - e il De materia medica di Dioscoride (Sezgin, 1970, pp. of Arts, 18.26.2: A Survey of Persian Art, 19773, tav. Q.v.V.1; Oxford, Bodl. Grube - Lib. Això explicaria que, fins i tot en el cas… 13-164; Le bestiaire de Philippe de Taün, a cura di E. Walberg, Lund-Paris 1900. Friedrich Sarre, è attualmente diviso tra Washington (Freer Gall. Esprimendo la superiorità dell'uomo dotato di ragione sugli animali che ne sono privi, ambedue i tipi iconografici presentano non di rado Adamo vestito anziché nudo, trasgredendo quindi la successione narrativa degli avvenimenti biblici. Bestiari medievali Raccolte di Paolo Mercurio. La maggior parte dei testi è tratta dalle opere di Isidoro, Solino e s. Ambrogio.I compilatori dei manoscritti della terza famiglia aumentano considerevolmente il materiale proveniente dalle Etymologiae, includendo i testi sui popoli fantastici e i mostri mitologici e presentando all'inizio del trattato una sezione dedicata agli animali domestici. – 1. Lo scriptorium del monastero di St Augustine a Canterbury poté giocare un ruolo particolare nella loro formazione e diffusione.

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