Se vuoi seguire questo blog, inserisci il tuo indirizzo e-mail per ricevere un messaggio di notifica per ogni nuovo articolo. Next. La leggenda del fuoco Secondo una leggenda, SantâAntonio Abate arrivò allâinferno per rubare il fuoco del diavolo e ⦠E tutto sommato, povero maiale, confesso d’essere felice per lui. Il maiale (halal) di Sant'Antonio. Si dice che la notte del 17 gennaio non bisogna andare nella stalla, è meglio rimanere lontano dagli animali. Home / Assaggi / Cibo e arte / SantâAntonio abate e il maiale. per SantâAntonio Abate. Perché in quella particolare notte potrebbero parlare, e sentire un animale che parla non è di buon augurio. Puoi anche saper poco di questo santo, ma è probabile che tu lo abbia visto in qualche immagine sacra. Questa statua (che è recente ovviamente) l’ho trovata nel Satuario della Madonna di Campocavallo a Osimo, mentre andavo a liberare un piccione che ho trovato qualche mese fa. Se andavi da un villico tedesco e gli parlavi dello scorpione che tormentava sant’Antonio, il povero villico ti fissava con un grosso punto interrogativo in testa e poi ti domandava “ah, perché? Qui è ripetutamente tormentato dal demonio, che per farlo desistere le prova tutte: in parte, tenta di sedurlo con lascive apparizioni; in parte, tenta di terrorizzarlo con belve feroci. Ma vi sfido a indicarmi, nella Vita di sant’Antonio, un qualsiasi passo nel quale il monaco simpatizzi coi maiali. ne, dum semper latinamur, reor esse non decorum A meno che non fosse una necessità data da ragioni meterologiche, mi sembra una moda abbastanza bizzarra , Anche qui proferre ridicula; La prima tentazione, con SantâAntonio, è lasciar perdere. . Sicché, si stabilì che i maiali degli Antoniani fossero contrassegnati da una sorta di collarino che ne rendeva immediato il riconoscimento: ok, lui è un maiale patentato, è autorizzato a stare in mezzo alla strada. Sui social parlo di arte in modo “colorito”. e perché l'abate eremita ha un bastone con un manico a forma di T? ne sermone retundamus Racconto le loro storie tessute sul territorio. In conventu laicorum It looks like we don't have any Plot Keywords for this title yet. "Sant'Antonio, sant'Antonio lu nemico de lu dimonio...", recita la filastrocca di un vecchio canto popolare dedicato al santo celebrato oggi 17 gennaio Sant'Antonio Abate. . . Nelle chiese europee, l’eremitaggio di sant’Antonio cambia location, per così dire: il deserto africano si trasforma in un fitto bosco inospitale. mi pare in tema…, Marchigiana. A partire dal secolo XIII, dapprima nella valle del Rodano e in Borgogna, poi – gradualmente – in Germania e in Inghilterra, il cinghiale che tormenta sant’Antonio si trasforma in roseo porcello. Ma Antonio è irremovibile, anzi raduna attorno a sé un certo numero di discepoli che instrada alla vita monastica. Perché facciamo così poca memoria delle epidemie? Ho dimenticato tutti i dieci meno presi perchè nella ricerca avevo scritto Jacopo Jacquerio invece di Jacopo Jaquerio. Il modo classico di preparare questo piatto rustico e sostanzioso prevedeva lâuso di fave di buona qualità, grandi e schiacciate, costolette seccate sotto sale (custiglia) di maiale e, talvolta lâaggiunta di cavolo verza o, meglio ancora, almuraccia (ramolaccio selvatico). il maiale ci racconta dell’attività dei frati che nel Medioevo portano il nome di Sant’Antonio: gli Antoniti (o Antoniani). Era il 356. Quel che c’è nell’agiografia del nostro amico, peraltro, non è un granché. Può essere arricchita con uvetta, marmellate di vari gusti, cacao o pezzi di cioccolato (io li avrei messi al posto del cacao ma Carlo non ama tanto le torte con il ⦠Modena è una di quelle città dove i maiali erano liberi di scorrazzare per tutte le strade. Tecnicamente, il maiale era degli Antoniani, più che del santo abate, ma insomma non andiamo troppo per il sottile. Non esistono maiali nella sua agiografia. Uso il metodo storico-scientifico (guidato da dubbi esistenziali continui ). Modifica ), Stai commentando usando il tuo account Facebook. https://www.google.com/amp/s/gazzettadimodena.gelocal.it/modena/foto-e-video/2019/01/17/fotogalleria/centinaia-di-animali-per-la-benedizione-nella-chiesa-di-santa-maria-delle-grazie-1.17663779/amp/, …ma chissà da dove spunta questa moda (recente, presumo: prima non l’avevo mai sentito) di portare gli animali IN chiesa. (in realtà sotto il nome di fuoco di Sant’Antonio ci si metteva un po’ di tutto…) . Sennonché, a un certo punto, succede una cosa strana. Specialmente quelli da cortile. (Il tuo indirizzo resterà anonimo e non verrà utilizzato a scopi commerciali). E’ passato troppo tempo da quando ho fatto le elementari. Ora scopro che qualcuno ha tradotto in essere un mio progetto, che inutilmente avevo proposto alla mia famiglia: comprare una cadente cascina al termine del viale e farci un maneggio. Atanasio, primo biografo di Antonio, ne nomina alcune: leoni, tori, lupi, aspidi, scorpioni. Tra gli altri peccati, confessò anche di aver dato un calcio così forte a sua madre da farla cadere a terra. darmius 2010/02/12 18 Vorrei spendere due parole sul dibattito innescato su questo blog (qui e qui) e su altri siti (ad esempio qui) dalla notizia dellâintroduzione di linee di prodotti halal nei supermercati. Perché sant'Antonio - di cui oggi si celebra la ricorrenza - è sempre raffigurato insieme a un maiale? Ma lâepisodio di SantâAntonio può considerarsi una resa da parte della Chiesa di fronte al culto del maiale, quando capì che durante il medioevo con le sue carni si potevano sfamare i numerosi monaci dei conventi e i malati che affollavano gli ospedali. Fa male, uno scorpione?”. ( Chiudi sessione / Studio dipinti, sibille, e dipinti di sibille. Mi ricordo una ragazza musulmana scandalizzata del fatto che noi cattolici il giorno di S. Antonio portiamo gli animali in chiesa per la benedizione e poi ce li mangiamo! La mia torta di SantâAntonio è un dolce invernale, sostanzioso: ne troviamo diverse versioni ma tutte con le castagne secche. Grazie al cielo non ci sono ancora maiali da appartamento ma quando mio padre era chierichetto e viveva in campagna effettivamente accompagnava il sacerdote a benedire tutti gli animali, stalla per stalla di cascina in cascina… . placet interserere, Tutti animali del deserto, giustamente – o animali che, in ogni caso, era plausibile incontrare nel Nord Africa. il maiale ci racconta dellâattività dei frati che nel Medioevo portano il nome di SantâAntonio: gli Antoniti (o Antoniani). Probabilmente molti di noi, senza neppure essere troppo anziani, si ricorderanno che questi appena trascorsi erano i mesi del maiale. Tecnicamente, il maiale era degli Antoniani, più che del santo abate, ma insomma non andiamo troppo per il sottile. questi erano un ordine ospedaliero, cioè curavano la gente. [Ritengo che sia inopportuno dire scemenze alla presenza dei laici, per non correre il rischio di dar loro un cattivo esempio o di turbare con le nostre parole queste anime semplici. Il maiale diventò un privilegio dei Fratelli Ospedalieri di SantâAntonio fondato nel XVII secolo che per nutrire i malati, lo allevarono, previo il permesso dato dal Papa. SantâAntonio Abate è conosciuto popolarmente (e senza alcuna intenzione irriverente) anche come SantâAntonio del maiale. Log in as an administrator and view the Instagram Feed settings page for more details. Nel 561 fu però scoperto il suo sepolcro e le reliquie cominciarono un lungo viaggio che le portò fino in Francia, a Motte-Saint-Didier, nellâXI secolo. I dolci di SantâAntonio; Per SantâAntonio è usanza preparare un pane particolare: su pane âe SantâAntoni, che in alcuni paesi ha le fattezze de Su paneâe saba, un pane fatto con la sapa, un nettare ottenuto dal ficodindia o dal mosto. E in effetti mi son sempre chiesta da dove saltasse fuori questo maiale! arroganter agere. San Giorgio se ne va in giro a infilzare draghi perché, nella sua leggenda, compare effettivamente un drago. Il maiale, durante il Medioevo, veniva allevato dai monaci e pare che il suo grasso curasse lâherpes zoster, conosciuto proprio come il fuoco di SantâAntonio. Così recita un proverbio popolare per indicare cosa i contadini dovessero aspettarsi nel giorno di SantâAntonio Abate. Antonio abate è uno dei più illustri eremiti della storia della Chiesa. no, sbagliato! . Il maialino di SantâAntonio Abate Gen 16 di Admin Il vino è un elemento fortemente simbolico per lâEuropa cristiana, non solo grazie allâEucarestia ma anche per la contrapposizione che evoca con il ⦠Perché è il protettore degli animali, giusto? ( Chiudi sessione / Patrono di tutti gli addetti alla lavorazione del maiale, vivo o macellato, SantâAntonio Abate è anche il patrono di quanti lavorano con il fuoco, come i pompieri ad esempio, perché guariva da quel fuoco metaforico che era appunto lâherpes zoster. Da lì all’inserire il maiale nell’iconografia, il passo fu breve, tantopiù che un suino (il demoniaco cinghiale) era già presente nei dintorni di sant’Antonio negli affreschi di molte chiese europee. Tutt’al più, abbiamo citato delle belve che, di tanto in tanto, tormentavano l’abate. Lâ iconografia di santâAntonio abate prevede, ai piedi del monaco, la presenza di un suino, spesso della razza Cinta Senese. Quando, nel 1090, la zona viene colpita da una epidemia di Herpes Zoster, la popolazione locale, non sapendo più… a quale santo votarsi, pensa bene di chiedere l’intercessione dell’ultimo arrivato. la questione è tuttora controversa ma è probabile che, nell’operare il cambiamento, sia stata decisiva l’influenza dei frati dell’ordine ospedaliero degli Antoniani: qui la storia vera ha contaminato la leggenda. Maledetta C. Grazie a tutti e due… a Sant’Antonio di Ranverso, molti anni fa, avevo visto volare le rondini, che in città non trovavo più, scacciate da balestrucci e rondoni… chissà se ci sono ancora? Nell’arco dei decenni, si era consolidata per gli Antoniani l’abitudine di allevare maiali in gran quantità, sia a scopo di commercio (il ricavato delle vendite permetteva di sostenere gli ospedali) sia a scopo medico (nei centri gestiti dagli Antoniani si teneva in grande considerazione una dieta ricca di carne animale, considerata particolarmente nutriente e dunque preziosa per gli ammalati). Synopsis. Ed ecco la ragione per cui l’iconografia sente il bisogno di prendersi qualche libertà. Perché il maiale accompagna Sant’Antonio abate? Pingback: Letture consigliate per il weekend – VITAINCASA. Error: API requests are being delayed for this account. E scopre in tal modo che, a quanto pare, sant’Antonio ci sa fare un sacco, come guaritore! Ci hanno fatto un agriturismo. Penso che molti di noi, a un certo punto, se lo saranno chiesti: per quale diamine di ragione sant’Antonio abate se ne va in giro portandosi un maiale appresso? Showing all 0 items Jump to: Summaries. Ha sempre un bastone ad accompagnarlo e un maiale. Ecco cosa si mangia in Italia per onorare Sant'Antonio Abate. Just click the "Edit page" button at the bottom of the page or learn more in the Plot Summary submission guide. Vicino alla chiesa che ospitava le sue reliquie, sorge un grande ospedale affidato alle cure di un ordine creato per l’occasione: i Canonici regolari di Sant’Antonio di Vienne. – Una penna spuntata. Ormai legato indissolubilmente a quella malattia che oggi conosciamo appunto come “fuoco di sant’Antonio”, l’abate egiziano comincia ad essere conosciuto come potente taumaturgo, diventando in breve tempo uno dei santi più amati nella valle del Rodano. Resta il fatto che questo non risponde al nostro quesito sul maiale – ché il cinghiale è un suino, ma non un porcello; e comunque sant’Antonio non ce l’aveva certo in simpatia. In numerose delle città in cui erano insediati, gli Antoniani ottennero addirittura il permesso di lasciar circolare i loro maiali nel mezzo della strada. Via libera a piatti con carne e cotiche di maiale, ma anche tanti dolcetti semplici e saporiti. Bistrattato in ogni dove e additato dei peggiori vizi (chi di noi sarebbe felice di sentirsi dire “ma sei un porco!”): fa piacere pensare che – seppur per vie traverse – il porcello abbia finalmente trovato un santo destinato a prenderselo a cuore. Nato a Coma, nel cuore dell'Egitto, intorno al 250, a vent'anni abbandonò ogni cosa per vivere dapprima in una plaga deserta e poi sulle rive del Mar Rosso, dove condusse vita anacoretica per più di 80 anni: morì, infatti, ultracentenario nel 356. Ma non è mica così scontato eh, leggevo che ad esempio a Lucca li hanno portati proprio IN chiesa , https://www.lanazione.it/cronaca/lucca-la-benedizione-degli-animali-per-la-prima-volta-in-chiesa-1.4987175, Cara Lucia, so che sei molto indaffarata ma se trovassi il tempo di pubblicare il seguito dell’articolo sul matrimonio mi faresti proprio contenta, Anche qui. Così tanti animali, che non si conoscono, in uno spazio ristretto: se per caso due cani decidessero di attaccar briga, sarebbe spiacevole per tutti. Modifica ), Stai commentando usando il tuo account Google. Il legame tra Santâ Antonio Abate e Pavia. Nato a Coma, nel cuore dell'Egitto, intorno al 250, a vent'anni abbandonò ogni cosa per vivere dapprima in una plaga deserta e poi sulle rive del Mar Rosso, dove condusse vita anacoretica per più di 80 anni: morì, infatti, ultracentenario nel 356. Ma queste leggende, da sole, non giustificano la grande attenzione che le popolazioni di tutta Europa dedicano al Santo. Questo per farvi capire l’importanza che diamo ai maiali e loro santi. Il loro focus è sempre quello di partenza: gestire gli ospedali e curare gli ammalati (tutti; non esclusivamente quelli affetti da herpes zoster, come ogni tanto si legge in giro). Verifica dell'e-mail non riuscita. S. Antonio Abate morì allâetà di 105 anni e il suo corpo venne seppellito in un luogo conosciuto da pochi. Chiaramente, avere qualche maiale che grufola per strada può pure essere ‘na cosa bella che fa colore, ma c’era il rischio che, di punto in bianco, tutti i porcari iniziassero a imitare gli Antoniani, col risultato di trasformare piazza duomo in una giungla urbana. Questa la leggenda, collegata al culto di SantâAntonio Abate. aut exemplo pervertamus Un voltafaccia pure un po’ inquietante. https://www.google.com/amp/s/gazzettadimodena.gelocal.it/modena/foto-e-video/2019/01/17/fotogalleria/centinaia-di-animali-per-la-benedizione-nella-chiesa-di-santa-maria-delle-grazie-1.17663779/amp/. âDa pericule, male e lambe, SantâAntonie ce ne scampe!â. Il maiale di SantâAntonio. Incredibilmente, funzionava per davvero, La vera storia di Balto e di Togo, i cani che salvarono Nome dalla difterite, Follow Una penna spuntata on WordPress.com. Antonio ha una vita abbastanza noiosa: rimasto orfano in giovane età, vende tutti i suoi beni e si ritira a vita eremitica nel deserto egiziano. Giorno 4, 3 giugno Un giovane padovano, di nome Leonardo, andò a confessarsi da Antonio. Era un win-win: grufolando tra i rifiuti, i suini si alimentavano autonomamente e a costo zero; per contro, la municipalità poteva risparmiare sui costi della nettezza urbana affidandosi a questo spazzino a quattro zampe. Dopodiché, stabilita la comunità, Antonio sente di dover ritornare alla solitudine, addentrandosi ancor più nel deserto e lì vivendo, da eremita, fino al giorno della sua morte. Che cosa c’entra il maiale con sant’Antonio? Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso: Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. questi erano un ordine ospedaliero, cioè curavano la gente. San Francesco va in giro ad ammansire lupi perché il lupo di Gubbio appare davvero nei suoi Fioretti. Gli Antoniti, col grasso del maiale, facevano una pomata che curava l’herpes zoster, meglio noto come fuoco di Sant’Antonio. SANT'ANTONIO. Del bastone abbiamo già parlato: ci ha custodito il fuoco quando lo ha rubato agli inferi per donarlo alla Sardegna, del maiale ⦠Il Maiale di Sant'Antonio (2006) Plot Keywords. Il dolce tipico della festa è la ciambella (chisöl) che, secondo la tradizione, come condimento contiene strutto di maiale. Modifica ), Stai commentando usando il tuo account Twitter. Gli Antoniti, col grasso del maiale, facevano una pomata che curava lâherpes zoster, meglio noto come fuoco di SantâAntonio. Tutto in onore di sant'Antonio abate, uno dei più illustri eremiti della storia della Chiesa. E il maiale è un elemento chiave nella costruzione folklorica del culto di questo antico monaco cristiano. – come dicevamo – era considerato, all’epoca, il “peccatore” per eccellenza tra tutti gli animali, I nove comandamenti per il cattolico in cucina, San Claudio, patrono dei fabbricanti di giocattoli, Letture consigliate per il weekend – VITAINCASA, https://www.google.com/amp/s/gazzettadimodena.gelocal.it/modena/foto-e-video/2019/01/17/fotogalleria/centinaia-di-animali-per-la-benedizione-nella-chiesa-di-santa-maria-delle-grazie-1.17663779/amp/, https://mammaoca.com/2019/11/02/come-santantonio-rubo-il-fuoco-leggenda-sarda/, Accidia: il demone che sussurra “esci da quella casa” – Una penna spuntata, Quando la gente cucinava i corpi santi – Una penna spuntata, Gli insegnamenti di san Rocco di Montpellier per i cristiani che vivono durante una epidemia – Una penna spuntata, Io spero di ricordarti sempre, 2020 – Una penna spuntata. SantâAntonio Abate è il primo degli abati e uno dei più illustri eremiti della storia della Chiesa. Veneratissimo lungo i secoli, il suo [â¦] Io faccio la mia parte scrivendo qui quello che so, fatene quello che vi pare. San Martino era lâultimo giorno dellâex porcellino, che ormai aveva raggiunto o superato il quintale. ( Chiudi sessione / Come è stato possibile che l’attributo iconografico che fino a poco tempo prima impersonava Satana tentatore (!) “L’uomo giusto” che Dio ha in serbo per te: chi è e come riconoscerlo, Non sono incinta ma sento degli strani colpi all’interno della pancia, L'abito da medico della peste? Intendevo il sagrato della chiesa. (Amici romani: la prossima volta che vedrete cinghiali aggirarsi in mezzo ai cumuli di monnezza abbandonati dall’AMA, ringraziate Iddio per la sua divina sapienza e meditate sul fatto che Egli vede e provvede). Be the first to contribute! Normalmente per le vie cittadine si trovavano galline o oche, ma i maiali dovevano essere tenuti nel retro delle case o in alcuni recinti appositi e non vagare per le strade. Come scrive Michel Pastoreau nel suo Il maiale. Io sono cresciuta vicino alla Abbazia di Sant’Antonio di Ranverso, affrescata dal famosissimo (?) (di Vanessa DâAcquisto) SantâAntonio la gran friddura, San Lorenzo la gran calura, lâunu e lâautru pocu dura (per SantâAntonio il grande freddo, per San Lorenzo il grande caldo, ma lâuno e lâaltro poco durano). Ma di cosa diamine morivano tutti ‘sti neonati, nel Medioevo? ( Chiudi sessione / Per questi motivi Sant’Antonio, che in realtà visse 7 secoli prima della fondazione dell’ordine degli Antoniti, è considerato il protettore degli animali. Riprova. ordinata suis locis, Jaquerio si scrive senza “c”. Gli antoniani, chiamati anche âcavalieri del fuoco sacroâ, erano un ordine di canonici ospedalieri.Si dedicavano alle cure degli ammalati di ergotismo (il âFuoco di San Antonioâ) che cercavano grazia e conforto presso i santuari di SantâAntonio Abate. Effettivamente sono stata inesatta. Eâ invocato contro tutte le malattie della pelle e contro gli incendi. Modifica ), Mandami una notifica per nuovi articoli via e-mail. Notate che quel giorno fatale per il maiale non coincideva con il giorno della Festa di santâAntonio, ma con quello di san Martino, che fa rima con il vino. 17 gennaio â SantâAntonio dâEgitto, eremita e abate (250-357). Ancora oggi, il 17 gennaio c’è una grandissima fiera che si bissa il 31, giorno del nostro patrono san Geminiano. Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra), Fai clic qui per inviare l'articolo via mail ad un amico (Si apre in una nuova finestra), Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra), Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra), Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra), Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra), Clicca per condividere su Skype (Si apre in una nuova finestra), Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra), Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra), Fai clic qui per condividere su Reddit (Si apre in una nuova finestra), Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra), Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra). Nell’arco di pochi decenni, l’ordine registra una forte espansione. Attorno al 1070, le reliquie di sant’Antonio vengono trasferite dalla tumultuosa Costantinopoli alla valle Rodano, ove l’arcivescovo di Vienne fa erigere un’abbazia deputata a conservare il prezioso cimelio: Saint-Antoine-en-Viennois. Ospedali antoniani spuntano a macchia d’olio in ogni zona d’Europa; alla fine del XIII secolo, i canonici erano presenti addirittura in Etiopia e Tartaria. Io in chiesa i maiali ancora non li ho visti…, Beh, maiali in chiesa no, ma nella mia parrocchia è consuetudine portare gli animali domestici sul sagrato per farli benedire. A Troina (EN) sant'Antonio abate viene festeggiato con due feste durante l'anno, la festa liturgica che si svolge il 17 gennaio con i "Pagghiara", enormi falò che vengono eretti in tutti i quartieri del paese e dove si allestiscono tavolate con molte leccornie tipiche del paese che vengono ⦠Si tratto solo di… addomesticare Satana, trasformandolo in un simpatico animale da cortile. L'articolo non è stato pubblicato, controlla gli indirizzi e-mail! E fu probabilmente così che nellâimmaginario popolare nacque âil maiale di santâAntonioâ. La bellezza non salverà il mondo, però la conoscenza libera e diffusa ha una possibilità. Il Maiale di Sant'Antonio (2006) Plot. Be the first to contribute! si sia improvvisamente trasformato in fedele amico e compagno di vita? Just click the "Edit page" button at the bottom of the page or learn more in the Plot Keywords submission guide. Proprio così: diventa un maiale, inizialmente rappresentato come una qualsiasi bestia da fattoria e poi assurto al ruolo di animale da compagnia, amico fedele del santo monaco. ALESSANDRO BONVICINO DETTO IL MORETTO, SantâAntonio Abate, 1530-1534, Olio su tela, 297×148 cm., Auro, frazione di Casto (Bs), Santuario della Madonna della Neve.Il quadro mette in relazione il fuoco di SantâAntonio, che al tempo stesso è malattia, punizione, dominio degli inferi da parte del Bene e quasi un fulmine nelle mani di Giove, con il maiale. mentes sine macula. Ed essendo poco plausibile un leone in mezzo al bosco, le belve che tormentano sant’Antonio cominciano ad assumere la forma degli animali selvatici europei: lupi, ad esempio. questo non valeva però per i preziosi maiali degli Antoniti, che potevano camminare dove volevano. E fu probabilmente così che nell’immaginario popolare nacque “il maiale di sant’Antonio”. Nellâiconografia è raffigurato circondato da donne procaci (simbolo delle tentazioni) o animali domestici (come il maiale), di cui è popolare protettore. See also. Per diffondere la conoscenza, però, è importante citare le fonti (che non sono tutte uguali!) perciò tutto quello che c'è qui è distribuito con Licenza Creative Commons Attribuzione 4.0 Internazionale. Ebbene sì, grazie a un maiale. Ci dispiace, il tuo blog non consente di condividere articoli tramite e-mail. A parte l’unguento contro il fuoco di sant’Antonio, i porcelli degli Antoniani ci hanno donato anche una delle mie leggende preferite: Come sant’Antonio rubò il fuoco (https://mammaoca.com/2019/11/02/come-santantonio-rubo-il-fuoco-leggenda-sarda/). Le aie delle vecchie case di campagna, magari pure sciarpate dallâumida nebbia, assurgevano per un giorno ad antri misteriosi, dove venivano celebrati oscuri riti. Ma quest’ordine ospedaliero aveva – per così dire – una… vocazione accessoria, cioè quella di porcaro. . ab indoctis videamur Un’aquila Come ha avuto luogo questa improbabile metamorfosi? Sono un imprenditore incompreso. Come direbbe il computer – Error: Not Found. Storia di un cugino poco amato. L’algoritmo dice che i culi vanno bene a patto c, Allora, la frase di Warburg è troppo bella per la, Nel libro di caccia di Febo, di cui stiamo parland, così Warburg parla della storia dell’arte “es, Quando il merch te lo fa l’Universo senza che ma, So quasi due settimane che parlo di preraffaelliti, Se William Morris inizia la sua attività di artis, questa è l’unica immagine esistente della sibil, Bruno Toscano scriveva questa frase nel 1986, e l, This error message is only visible to WordPress admins, Serrapetrona- Il bello della ricostruzione, Creative Commons Attribuzione 4.0 Internazionale. Pauca tamen plena jocis, Per evitare, poi, che qualcuno approfittasse e ne facesse salsicce, i maiali dei frati portavano al collo una campanella, così tutti sapevano che non dovevano toccarli, infatti Sant’Antonio ha sempre una campanella attaccata al suo bastone. It looks like we don't have any Plot Summaries for this title yet. E se ci siamo dimenticati qualcosa, diteci Come vedete: di maiali, manco l’ombra. I cibi della festa di SantâAntonio sono sin dallâepoca medievale la zuppa di fave cotte, la ciabatta dolce e soprattutto la carne di maiale, saporito ingrediente di piatti come i fagioli con le cotiche. Sembrerebbe una domanda uggiosa, invece l’interrogativo è degno di attenzione. Pingback: Accidia: il demone che sussurra “esci da quella casa” – Una penna spuntata, Pingback: Quando la gente cucinava i corpi santi – Una penna spuntata, Pingback: Gli insegnamenti di san Rocco di Montpellier per i cristiani che vivono durante una epidemia – Una penna spuntata. Jacopo Jacquerio (che dava il nome alla nostra scuola e fortuna che era l’unica perchè nessun bambino aveva grande fortuna a dire jacopoiaquerio senza attorcigliarsi la lingua), e nelle infinite ricerche sull’abbazia (unica attrazione del circondario, peraltro quasi abbandonata all’epoca), ci veniva spiegato che i monaci allevavano i maiali perchè col grasso curavano il “fuoco di sant’antonio”… I miei migliori amici abitavano nella cascina adiacente e passavano i pomeriggi a spiegare che a) quella era casa loro e non il convento distrutto da secoli, di cui rimaneva solo il bellissimo muro esterno b) la chiesa era chiusa e non si poteva visitare, c) il cane non morde, abbaia solo. SantâAntonio abate e il maiale. Non è che mi scandalizzi per ragioni di principio, eh, ma lo trovo proprio poco pratico per ragioni logistiche. Il problema è che, nel Medio Evo, il cittadino-medio di un qualsiasi Stato europeo aveva ben poca dimestichezza con la fauna maghrebina. Non c’è. O cinghiali. Ecco: il cinghiale, in particolar modo, era assai gettonato nei dipinti raffiguranti il santo, anche perché – come dicevamo – era considerato, all’epoca, il “peccatore” per eccellenza tra tutti gli animali.
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