Succede a tutti. La teoria della mente (Thery of Mind-TOM) è l’abilità di capire gli stati mentali altrui. Il vero significato dell’amore. Glossario Psicologia. Con il termine "insieme" intendiamo identificare funzioni superiori come la personalità, la coscienza, l’intelligenza, la memoria, l’affettività. Esistono 3 principali modelli teorici… Continue reading La mente umana. Definizione. Come accennato, già alcuni filosofi greci, come Platone e Aristotele, posero interrogativi che ancor oggi sono alla base della ricerca psicologica, ma è solo a partire dal Seicento che iniziò un confronto più serrato su questi argomenti.Furono sempre filosofi, come Cartesio, Thomas Hobbes e John Locke, a portare avanti riflessioni e a proporre teorie sulla mente umana. Possiamo definire in astratto la mente - o psiche - come l'insieme delle capacità operative superiori del cervello. Psicologia - Definizione ... La mente esprime il profilo caratteristico di ogni singolo soggetto. Dopo un primo incontro con i genitori, per la raccolta della storia di vita del minore e la definizione del problema, vengono proposti alcuni colloqui, a cadenza settimanale di 50 minuti di durata, finalizzati alla diagnosi e alla valutazione del problema. “Amare è il più grande atto di coraggio”. Come risulterà già chiaro da questa prima breve definizione, la psicologia, per quanto si proponga come una disciplina complessa e multisfaccettata, ha un oggetto di studio privilegiato: la mente. Solitamente viene effettuata una valutazione cognitiva, comportamentale ed emotiva. Glossario di Psicologia con le definizioni dei termini psicologici più comuni. L’inflessibilità psicologica merita maggiore attenzione nel trattamento della depressione. La flessibilità psicologica è stata collegata a diversi indicatori positivi negli individui affetti da problemi di salute mentale e disturbi cronici, ed è stata definita come un importante meccanismo di cambiamento psicoterapeutico. La definizione è molto esaustiva e definisce il disturbo una “Sindrome”. Nato quasi contemporaneamente alla scuola della Gestalt (la nascita del comportamentismo fu annunciata nel 1913 da J.B. Watson (1878-1958), che espose il “manifesto” della scuola nell'articolo La psicologia come la vede il comportamentista) questo movimento è fondato sullo studio scientifico del comportamento, cioè degli aspetti esteriori, praticamente osservabili, dell'attività mentale. Precisamente consiste nella capacità cognitiva di riuscire a rappresentare gli stati mentali propri e altrui, ovvero credenze, desideri, emozioni, per spiegare e prevedere la messa in atto di comportamenti. Ma questi influssi possono essere limitati, non eliminati. Su nessun mezzo di comunicazione appare come “coppia perfetta” l’immagine di due donne lesbiche, di un ragazzo bianco e di una ragazza nera, di uno spazzino e di un avvocato o di una giovane scrittrice e di un anziano. Anche se la “capacità di affrontare e gestire” risente di un’impostazione culturale e valoriale di questi anni. La definizione proposta ci sembra più fondata, anche riguardo la salute psicologica, e meno influenzata da “contaminazioni” ideologiche. Lo stesso DSM-5 nel glossario a pagina 693 definisce Sindrome un “raggruppamento di segni e sintomi, basato sulla loro frequente concomitanza, che può suggerire una sottostante patogenesi, un decorso, una familiarità e un’indicazione di trattamento comuni”. La nostra mente, stanca di tutto il lavorio cui viene sottoposta, ci fa sentire esausti, disinteressati e privi di energia.

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